Roma, 04/05/2014

Incontro dell’ Interconferenza con il Capo Dipartimento prof. M. Mancini

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Su iniziativa del prof. Mario Morcellini, portavoce dell’ Interconferenza, si è tenuto il 29 aprile scorso al ministero un incontro tra alcuni rappresentanti dell’ Interconferenza e il Capo del Dipartimento per l’ università, l’AFAM e per la ricerca prof. Marco Mancini. Per Con.Scienze hanno partecipato all’ incontro il Presidente  Settimio Mobilio e  Carlo Maria Bertoni; erano presenti anche i Presidenti o rappresentanti di altre Conferenze e in particolare di Agraria, Architettura, Design, Giurisprudenza, Ingegneria, Lingue, Medicina e Veterinaria, Scienze della Comunicazione, Scienze della Formazione, Scienze Economiche e Statistiche, Sociologia.

 

L’obiettivo principale dell’incontro era proporre al MIUR la candidatura dell’ Interconferenza come uno degli interlocutori sulle problematiche dell’ Università; e’ stato ribadito che Ministero deve svolgere il ruolo di indirizzo della politica dell’ università, lasciando alle altre Istituzioni solo il ruolo tecnico di realizzare le linee guida, la cui definizione spetta al MIUR. Nell’incontro sono state sollevate alcune questioni di particolare interesse e delicatezza quali la necessità di una normalizzazione nella vita delle università dopo gli sconvolgimenti determinatisi con l’applicazione della legge 240/2010 e la opportunità di un periodo di stabilizzazione e di “manutenzione” degli interventi fatti; la necessità di una maggiore capacità tecnica da parte del ministero nel definire nuovi interventi; la necessità di avere un interlocutore attento alle grida di allarme che vengono dall’università e che in questi anni sono state molte sulle diverse tematiche, ma quasi sempre ignorate; la necessità di superare il concetto di Punti Organico in relazione al reclutamento, la necessità che nuove regole o interventi siano accompagnati da simulazioni sugli effetti previsti e monitorati durante la realizzazione.

 

Il Capo Dipartimento ha concordato sulla opportunità di avere un collegamento stretto con l’Interconferenza, espressione diretta oggi delle nuove strutture nate dalla riforma, ha ribadito  che spetta al ministero l’indirizzo politico e stabilire i confini tra questa funzione e le competenze dell’ANVUR, che vanno precisati con chiarezza, che il ministero intende appunto assumere un atteggiamento “manutentorio” rispetto alle diverse problematiche nate con l’applicazione della riforma 240/2010. Relativamente alle Abilitazioni Nazionali, ha confermato che l’orientamento è quello di fare terminare la seconda tornata senza interventi, per poi procedere a una revisione e correggere quanto non ha funzionato (al momento i ricorsi sono circa 1000 su 59000 concorrenti), che sarà aperto un tavolo con il MEF sulla questione dei Punti Organico. Il Ministro vuole anticipare il ritorno al 100% del reintegro delle partite stipendiali prima del 2018, assegnando ampia autonomia agli atenei per il reclutamento con il solo vincolo della sostenibilità economica pluriennale. Relativamente al dottorato è il DM45 che limita il ruolo del Ministro, rispetto a quello dell’ ANVUR nella definire le linee guida dell’ accreditamento, occorrerà quindi una modifica del decreto ministeriale; concorda sull’importanza della simulazione e del monitoraggio, in particolare è quanto sarà fatto in vista dell’assegnazione dell’ FFO 2014 i cui criteri di ripartizione cambiano notevolmente rispetto a quelli degli anni precedenti.

 

Al termine dell’ incontro tutti i presenti hanno mostrato soddisfazione sul clima e su quanto discusso, auspicando che tale iniziativa non resti isolata.